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Reflex o compatta? Guida alla scelta
della fotocamera

di Roberto Faggiano

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13 gennaio 2010

Il mondo della fotografia digitale vive un periodo di relativo relax, la corsa al megapixel dei sensori si è saggiamente fermata e la mancanza di marchi low cost permette ai diversi costruttori di cercare senza frenesia soluzioni veramente innovative. Anche i cellulari stanno sgombrando il campo dal settore, sono pochissimi ormai i telefonini in grado di rivaleggiare con le fotocamere compatte.
Le ultime tendenze sono verso la specializzazione delle compatte e di prezzi più accessibili per le reflex. Queste ultime non sono più territorio esclusivo dei super-appassionati, anche i fotografi di media esperienza hanno scoperto i vantaggi delle reflex, la versatilità degli obiettivi intercambiabili per trovare sempre il miglior risultato, la qualità dei sensori che permettono di gestire immagini Raw (che non è un acronimo ma il termine inglese che significa più o meno rozzo, integro, non raffinato) tramite pc e la possibilità di utilizzo manuale per lasciare mano libera al fotografo. Alcune reflex ormai costano meno di alcune compatte sin troppo sofisticate. Chi desidera una nuova compatta è spesso alla sua seconda o terza sostituzione di una fotocamera digitale. L'esperienza acquisita stimola a cercare novità nel campo di utilizzo. Per esempio si stanno sempre più diffondendo i modelli impermeabili o waterproof, che non vanno scambiate per modelli subacquei. Vogliono semplicemente indicare la possibilità di utilizzo senza timori sotto la pioggia, su una pista da sci o sulla spiaggia. Situazioni più o meno avventurose che sono poi le migliori per scattare foto e girare filmati, ma dove i delicati meccanismi degli obiettivi finiscono per limitare il campo d'azione.
Perfino le schede di memoria si adeguano e offrono prestazioni tali da non temere umidità, shock termici e urti violenti. Le card diventano anche più veloci, per caricare in pochi istanti immagini sempre più pesanti da gestire, mentre in tema di capacità ormai si va ben oltre le necessità medie del fotografo. Per gli eventi sportivi ci sono le compatte ultraveloci, capaci di scattare immagini a raffica come le più sofisticate reflex; immagini dalle quali poi estrarre il fotogramma "giusto", quello che fissa il gesto atletico. Siamo arrivati perfino alla fotocamera che incorpora un micro proiettore, facendo ritornare in auge il mito della proiezione delle diapositive. Solo che ora non serve più l'ingombrante proiettore e il telo bianco, basta la fotocamera e un foglio A4.
Molte compatte invece guardano alla dilagante diffusione dei social network, riuscendo da sole a spedire immagini e filmati dove si desidera, sfruttando un pc o tramite connessione diretta wi-fi. Per chi ama l'autoscatto ecco comparire un secondo display frontale che permette di vedere direttamente l'inquadratura, senza i complicati meccanismi a tempo. Ma il display vuole imitare i notebook e diventa sempre più Touch, spariscono cioè i tasti direzionali per muoversi nei menù. Il vantaggio è doppio: lo schermo può diventare più grande e occupare tutto il lato posteriore, le impostazioni con le dita sono più semplici e immediate e non serve più avere dita da bambino per potersi muovere sui tasti.
Anche in tema di ottiche le novità sono tante e utili. Il grandangolo spinto consente di fissare panorami in tutta la loro ampiezza. Gli zoom spinti fino a valori molto elevati, anche 24x, permettono di raggiungere soggetti molto distanti senza aumentare di troppo l'ingombro della macchina; ideale per fotografie naturalistiche. La ricerca continua della novità a ogni costo però porta anche all'eccesso, per esempio negli automatismi che si adattano ormai anche alle situazioni più rare: su alcune recenti compatte abbiamo contato oltre trenta diversi programmi, prima di trovare quello giusto il rischio più concreto è che l'oggetto dello scatto sia passato da un pezzo e che l'occasione vada irrimediabilmente perduta. Un altro aspetto che i consumatori gradirebbero e che invece i produttori non colgono è l'assortimento di modelli. Qualsiasi centro commerciale ben fornito presenta muraglie di fotocamere molto simili tra loro e molte sono della stessa marca. Una gamma più razionale di modelli, che non si differenzino tra loro di poche decine di euro, permetterebbe ai consumatori di scegliere più facilmente il modello adatto alle singole esigenze e ai costruttori di avere una gamma di prodotti più razionale con una diminuzione dei costi.

13 gennaio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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